Roberto Mignemi, direttore generale, Andrea Ceccarelli, responsabile marketing e comunicazione e Alessia Arciprete, micidiale schiacciatrice ce lo raccontano
Roma ha fame di vittorie. La Roma ci è andata vicina ma tra la chance di giocare una finale dopo trent’anni esatti e l’anonimato di una mesta stagione, ci sono quei fatali e stramaledettissimi 45 minuti di cortocircuito. Nel tennis gira meglio, Matteo Berrettini si sta facendo valere. Al netto della sconfitta patita in casa sua da Tsitsipas, occupa stabilmente il settimo delle prime dieci posizioni del mondo. Un gran numero di vittorie le ha invece messe in fila la Roma Volley fino alla vittoria del campionato di Serie A 2 con un turno d’anticipo e con essa la conquista della Serie A1. Un successo dalla portata storica, la Capitale mancava dalla massima competizione da venticinque anni. Nel corso della stagione ne abbiamo seguito la scalata e raccontato i protagonisti ed è proprio a loro che lasciamo raccontare questo traguardo epico, atteso da tutti gli appassionati della pallavolo.
Come si costruisce, organizza e programma un successo come questo? Roberto Mignemi – Direttore Generale RVC Femminile:
Richiede organizzazione, strutturazione, programmazione, un pizzico di follia e amore per il rischio. Tutti sconsigliavano di imbarcarsi in un’impresa di questo tipo, considerandola titanica per Roma. Quindi quel po’ follia e rischio andavano accettati come componenti necessari. Dopo di che serviva aggiungere valore, un po’ alla volta, con persone di qualità, allargando via via la cerchia di persone coinvolte e il livello delle stesse. Non è fattibile un successo così in solitario, serve affinare l’organizzazione, migliorarla e strutturarla sempre più, è un lavoro progressivo. Dall’organizzazione, alla comunicazione, al marketing, alla struttura tecnica e sportiva della squadra che è lo specchio, l’indice di qualità pubblico di una società. Sappiamo che i risultati vengono e possono essere duraturi solo se alla base ci sono una struttura societaria adeguata e un progetto solido nel tempo.
Siete consapevoli di aver scritto una pagina di storia dello sport capitolino, sensazioni? Andrea Ceccarelli – Responsabile Comunicazione e Marketing RVC Femminile: Per chi come me viene da fuori la consapevolezza che questo risultato potesse essere un fatto storico per Roma, e direi per il volley italiano, è andato consolidandosi nel corso della stagione. Anche se, già nel 2018, quando il DS Barbara Rossi e io siamo stati chiamati da Roberto Mignemi, ci venne subito detto “abbiamo il sogno di riportare Roma in A1”. Era chiaro che eravamo chiamati a contribuire a un obiettivo molto importante. La sensazione di essere parte di un gruppo di lavoro che con professionalità, passione, tenacia ha reso possibile la conquista della serie A1, mancante nella capitale da 23 anni, è una sensazione bellissima. Da un punto di vista della comunicazione abbiamo notato una crescente attenzione da parte dei media, sia tradizionali che digitali, abbiamo visto le nostre pagine ufficiali di Facebook e Instagram aumentare i follower e le interazioni. Vedere titoli e richieste di interviste da testate importantissime ci ha fatto capire ancor di più quanto sia grande questo successo che la squadra ha conquistato, meritatamente sul campo, e che sicuramente resterà negli annali dello sport romano.
Quali scenari apre questo risultato è dove volete arrivare? Roberto Mignemi: Gli scenari che si aprono sono importanti. Questo successo rappresenta anche la chiusura di un ciclo per aprirne altri. Il prossimo ci vedrà impegnati sulla nostra stabilizzazione in serie A1. Come dice il motto del Barcellona “més que un club”, anche noi vorremmo diventare più di un club.Vorremo essere, in tutti i sensi, la squadra di Roma. Lavoreremo perché tutto il movimento e la città si sentano rappresentati da questa squadra. Credo che perché questo avvenga, più che i risultati, che non sono secondari ovviamente, sia importante allargare il coinvolgimento nel nostro progetto di tutto il movimento pallavolistico, delle istituzioni, delle scuole. Come diciamo sempre, sarà importante lavorare dentro e fuori dal campo. Non voglio fare discorsi prematuri, ma con questa base sarà molto più facile ambire progressivamente a raggiungere risultati più importanti che possano portare Roma verso la parte alta della classifica. Ci vorrà tempo, qualità, organizzazione, passione, ma credo che la città non ci lascerà soli. Avremo tutta Italia ad osservarci e noi vogliamo trasmettere un messaggio positivo, di un progetto virtuoso, nato nella Capitale d’Italia.” State già lavorando alla prossima stagione o per ora si festeggia ancora un po’? Andrea Ceccarelli: A dire il vero, la prossima stagione da un punto di vista di organizzazione e marketing abbiamo iniziato a prepararla già prima del conseguimento del risultato. Non potevamo farci cogliere impreparati, abbiamo di fatto ipotizzato cosa avremmo fatto se fossimo stati promossi. Senza badare troppo alla scaramanzia, abbiamo preparato un piano di marketing da presentare agli sponsor. Chi ci supporterà riceverà grande visibilità e reputazione. Godrà di una vetrina locale e nazionale, sia in termini di promozione del brand che di immagine dello stesso, con il valore aggiunto di essere lo sponsor della squadra della Capitale d’Italia in serie A1. Dirigenza e staff societario sono già impegnati a programmare adeguatamente la prossima stagione. Il Presidente Mele, il DG Mignemi e la DS Rossi, appena terminata l’ultima partita hanno anche iniziato a costruire la squadra per la prossima stagione. Una sfida emozionante che ci vedrà giocare in quello che è considerato il miglior campionato di volley femminile nel mondo. Ovviamente non mancheranno i festeggiamenti, meritati per tutti dopo un campionato lungo e difficile; tra questi, l’Acqua & Sapone Roma Volley Club Femminile avrà l’onore di essere ospite della Sindaca Raggi e di Roma Capitale al Campidoglio.
Indicate i tre momenti in cui avete capito che sarebbe stata una cavalcata trionfale. Alessia Arciprete – Schiacciatrice RVC Femminile:
Questo grandissimo risultato è stato frutto del tanto lavoro in palestra, di sacrificio e tanta voglia di dimostrare il nostro valore, ma se dovessi identificare tre momenti in cui abbiamo avuto la convinzione di poter realizzare tutto ciò, partirei dall’inizio, dal giorno 0. Quel giorno tutte avevamo un’energia e voglia di fare pazzesca, quando poi abbiamo cominciato ad affrontare le prime sfide ci siamo rese conto ancora di più del nostro potenziale. In campo c’era una bella alchimia, con alcune compagne era veramente questione di sguardi, come a dire “io ci sono”. È stato un campionato molto lungo e particolare per via degli stop dovuti al covid ed essendo stato appunto più lungo, le cose non sono andate sempre tutte perfettamente. Abbiamo attraversato anche periodi difficili dovuti ad infortuni importanti e quello è stato un altro di quei momenti in cui ci siamo unite ancora di più. Avevamo ben in mente quale era il nostro obbiettivo e lo volevamo raggiungere a tutti i costi. Da questi momenti si riesce a tirare sempre fuori qualcosa in più, lo abbiamo fatto e siamo state grandiose.
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