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Michela Aloisi

THOR love & thunder. La genialità di Taika Waititi alle prese con gli Dei

Ormai assuefatti alla svolta politically correct made in Disney, per noi storici lettori di fumetti i cinecomics Marvel sono più una consuetudine da rispettare che un evento da non perdere; ciononostante, ritrovare sullo schermo i nostri eroi equivale ancora ad incontrare un 'vecchio amico'. Anche se si tratta di un Dio.

Un Dio molto umano, il Thor degli ultimi film, con pregi e difetti che ben poco hanno di asgardiano; eppure eppure... questo episodio lo attendevamo con trepidazione e curiosità, soprattutto perché grandi estimatori dell'estro bizzarro ed irresistibile del regista/attore (sempre presente almeno in cameo nei suoi film) Taika Waititi.


In Thor Love & Thunder Waititi trova il giusto compromesso tra il filone Marveldisneyano e la propria innata vena di divertentissima follia; ritroviamo il biondo dio del tuono in tutto il suo splendore ed umanità alle prese con un villain di tutto rispetto, il Macellatore di Dei interpretato magistralmente da Christian Bale, e soprattutto con l'amore della sua vita, l'umanissima (e in fin di vita) Jane Foster (la bella e brava Natalie Portman), che per l'occasione diventa una Thor degli albori, indossando il vecchio costume dell'amato e brandendo Mjolnir, il martello ricostruito che le dà il potere del dio.

Un plot commovente ed assolutamente esilarante alterna sentimenti profondi di Amore profano e paterno a trovate comiche in pieno stile Taikiano: dalla surreale gelosia tra Mjolnir e Stormbreaker alla irridente rappresentazione del Consiglio degli Dei con un beffardo Zeus interpretato da un inedito Russel Crowe che qui si mette in gioco con ironia sino alla versione da sitcom di Thor versione Baby Daddy. Il tutto mentre Nuova Asgard si è trasformata in un moderno parco giochi con navi vichinghe volanti e rappresentazioni teatrali del Mito.


Un Thor che torna al suo splendore, con effetti speciali e fotografia eccellenti, tra cui spicca il tocco di classe del passaggio al bianco e nero nel mondo delle ombre con un raffinato viraggio di colore di armi e armature, ma nel puro stile parodistico del geniale Taika Waititi, che dà al nostro eroe la sua inconfondibile impronta, facendocelo amare... come se fosse un fumetto.


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