Il governo dei migliori (<) è riuscito nell’impresa di far incazzare tutti: no vax e pro vax!! Il che indica due cose: è una suprema idiozia o invece è la cosa più saggia da fare. Persiste la convinzione che il peccato originale sia il non aver imposto coraggiosamente il vaccino. La proditoria invenzione del tagliando verde (del tutto inspiegabile vista la comprovata efficacia del vaccino, nonché l’assoluta assenza di effetti collaterali…) sta mostrando tutto il suo fallimento, laddove vivacchiando su un equivoco (inganno?), ha ingenerato uno scellerato effetto domino che ora è sotto gli occhi di tutti. Se un vaccinato non si controlla per mesi forte del fatto di esserlo, è un potenziale untore senza controllo.
Per assurdo diventa più pericoloso del non vaccinato che si sottopone al tampone ogni 48 ore (va anche verificato se tutti i non vaccinati sono così zelanti). Questa è logica pura, poi ci sono i dati che sembrerebbero andare disgraziatamente in questa direzione. Usiamo il condizionale perché la verità ultima è che non siamo sicuri di nulla. Quello che vale oggi è sistematicamente smentito domani...in assenza di una politica onesta ( e la finta facoltà di scelta non lo è) entrano in gioco soluzioni… tampone. Appunto. Se la vaccinazione è coatta non c’è spazio di manovra ma se per contro non lo è ma poi viene messo in atto uno strumento vessatorio, è lecito ritenere che il primo a non credere nell’assenza di effetti gravi sulla salute siano proprio loro. Ma se non ci credono per primi loro, perché gli altri dovrebbero essere meno scettici? Nell’agone dialettico trovano spazio le considerazioni più stravaganti, c’è chi ipotizza che non lo abbiano reso obbligatorio perché sarebbe stata la rivoluzione.
Ma davvero ci stiamo appiattendo sulle ragioni bislacche del governo? Un governo degno di questo nome si assume queste e ben altre responsabilità ( si pensi all’entrare in guerra), altrimenti non è un governo. E infatti non lo è...e siamo all’inedito governo a responsabilità limitata…
Tra gli effetti collaterali a breve, medio, lungo corso vanno aggiunti i conflitti tra i due gruppi sociali, ne scoppiano persino tra gli stessi membri di una famiglia. C’è gente apparentemente civile che augura cose indicibili. A settembre si è inaugurata la stagione della caccia al no vax col bene placido delle forze politiche ma non si è pensato che se metti 40.000 persone in uno stadio è sufficiente che solo uno sia contagioso per dare il là a un effetto domino. Però vivaddio hanno tutti il green pass! Pura demagogia da imbonitori. Siamo nel far west, coi venditori di pozioni miracolose o se preferite, ostaggi di venditori di pentole da tv privata che per trenta denari bloccano un Paese intero. In gioco, in realtà c’è molto di più. I finanziamenti miliardari del PNNR, l’elezione del Presidente, lo smarcarsi sistematico dal Parlamento, le politiche del 2023. Quindi, avanti col tampone aggiuntivo (pare che nel frattempo Franceschini abbia fatto trapelare in camera caritatis che la formula tampone con GR non verrà adottata per gli spettacoli). Resta, a monte di tutto ciò, Il fatto che l’UE non abbia dato una risposta univoca e collegiale alla creazione di un vaccino europeo. Tale negligenza imperdonabile è il paradigma dell’inettitudine dei burocrati di Bruxelles. O della loro cattiva fede. Con ogni probabilità questa è una riflessione sciocca ma ci domandiamo se una forza politica possa chiederne conto attraverso i suoi rappresentanti europei.
Certamente potrebbero farlo il ministro degli Esteri, se ne avessimo uno (Di Maio ha varato con successo la politica estera asintomatica) e quello della Sanità. Siamo tutti troppo severi con Speranza. Con quella faccia malaticcia e spettrale che smentisce il cognome, ha il primato di essere un ossimoro vivente.
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