Sono liberi!
I 18 pescatori sequestrati a Bengasi a fine settembre stanno finalmente rientrando.
Due ore fa i pescherecci Medinea e Antartide della flotta di Mazara del Vallo hanno sono usciti dal porto di Bengasi. Tutto bene, quindi? Non proprio. Per modalità, contorni poco trasparenti che includono il possibile rilascio di alcuni scafisti e ripercussioni. Severo il giudizio Dario Fabbri, esperto medio orientalista di Limes, su La 7 di successo finto ad uso domestico ma disastroso sul fronte internazionale.
Conte e Di Maio hanno di fatto restituito un ruolo ad Haftar, resuscitando un morto che non ha più valore neppure per egiziani, turchi e francesi. Non solo, la Turchia è a tutti gli effetti Paese di confine. Insediata stabilmente in Libia, dove per mezzo delle finanze messe a disposizione dal Qatar, porta infrastrutture, scadenti ma comunque le porta, si occupa della raccolta dell’immondizia, crea occupazione e addestra l’esercito. Scenario che si ripete sull’altro fianco, quello adriatico. In Albania, Paese amico fraterno al quale non guardiamo mai a causa di un ipocrita senso di colpa, l’esercito è addestrato dai Turchi. Erdogan, in sostanza è sempre più presente in Europa, al netto del l’accettazione o meno dello Stato islamico nell’Unione.
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