(la caduta delle stelle... e dei premi Nobel)
Dopo una lunga assenza dovuta alla campagna elettorale e alla par conditio, sono di nuovo qui a riflettere insieme a voi, un po’ mi siete mancati!
Oggi siamo ancora in attesa dei risultati definitivi delle elezioni e in attesa dei ballottaggi, tutti piuttosto stanchi e intontiti come pugili suonati, così cerco di seguire altre notizie: gli aumenti delle bollette e... ma tu guarda un po’? Un italiano che vince il Nobel per la fisica… interessante, già perché Il Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato all'italiano Giorgio Parisi, fisico teorico dell'Università Sapienza di Roma e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell'Accademia dei Lincei. Parisi è stato premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi. Intanto il tema delle ricerche, per noi fan di “the big bang theory” richiama tanto quello sulle super simmetrie del Dott. Sheldon Cooper, ma insomma ragazzi come si fa a non amare la fisica? Il fisico è lo scienziato puro, il teorico, il ragionatore per eccellenza. I fisici sono tutti un po’ stravaganti ma sono veri scienziati per quelli di voi che si sono votati alla nuova religione della scienza il fisico dovrebbe essere lo Zeus degli scienziati a seguire secondo me ci sono solo i filosofi, questo lo dico per chiedere a tutti quelli che hanno detto ad Agamben e Cacciari di occuparsi di Filosofia che scienza non gli competeva, se hanno mai sentito parlare di un certo Pitagora o di Aristotele e così via; la filosofia è ragionamento, la scienza anche, le due cose dovrebbero andare a braccetto, voliamo alto per favore! Insomma, amanti della scienza, quelli che “io mi fido della scienza tu sei no vax perché sei ignorante” gioite, una nuova stella ci illumina!
Vi dirò subito che Parisi non mi è simpatico, ci ricorda il Secolo d’Italia che fu fra i 67 scienziati che firmarono una lettera nel lontano 2008 per impedire Papa Ratzinger di intervenire per l’inaugurazione dell’Anno accademico all’Università la Sapienza di Roma “non lo vogliamo, non può parlare nel “tempio della laicità” uno che dice che hanno fatto bene a processare Galilei” a parte che mi fa piacere come l’università sia definita “tempio della laicità” (di nuovo laicismo e religione che si confondono), ma la mia posizione da libertaria è che ognuno abbia diritto di professare le idee in cui crede, ed impedire a qualcuno di parlare è degno dei più biechi regimi comunisti; trovo molto più inquietante che qualche anno dopo Papa Francesco parlò all’università Roma 3 (stavolta non ci fu nessun appello) e in un discorso lunghissimo il capo della religione Cattolica non nominò nemmeno una volta Gesù! Ma questa è tutta un’alta questione. Mi piace invece ricordare quando a “L’aria che tira” su La 7, il dottor Bassetti ridacchiava di questo mostro sacro che affermava che la riduzione di contagi in Inghilterra non era dovuta al vaccino (pur essendo lui convintamente favorevole al vaccino) ma al lockdown, cito testualmente dal caro Bassetti "Non ho mai sentito parlare di vaccino dai fisici. Dire che in Inghilterra ha avuto un impatto sulla diminuzione dei contagi solo il lockdown e non le vaccinazioni... se ne assume le responsabilità". Ecco allora dico, il nostro Nobel schierato a sinistra non mi è simpatico, ma Matteo Bassetti che ridacchia, porca miseria è troppo! Quanta tracotanza, lui non ha mai sentito che i fisici parlassero di vaccini, e perché no? Come Parisi stesso in questo gustoso siparietto gli ricorda, lui analizza i dati, e nessuno come un fisico è bravo a fare questa cosa! Cosa Crede Bassetti che la medicina sia ascesa nell’Olimpo delle scienze a dare ordini a tutti? Come ho già avuto modo di ricordare la medicina non è nemmeno una scienza ma una disciplina ed io personalmente non ho mai sentito di medici che facciano un’analisi dei dati, è competenza di altri. Quindi secondo questo bulletto di periferia di Matteo Bassetti puoi parlare solo strettamente delle cose che riguardano il tuo campo di azione? Lui che da costituzionalista vuole stravolgere l’articolo 32 e impedire le cure a chi non è vaccinato, lui che da giuslavorista vuole licenziare chi non si vaccina, lui che da politico dispensa norme da inserire nei DPCM, insomma lui dice ad un fisico, uno dei migliori, che non può parlare?? Ma vi rendete conto???
E quindi nel mio riflettere sulla pandemia mi sono detta “tempi duri per i premi Nobel” partiamo dal più grande Luc Montaigner, premio Nobel che ha scoperto il virus dell’AIDS, e che invece, scusate la parola ma cito quel luminare della dottoressa Viola, si è rincoglionito! Ora abbiamo anche il fisico che non sa analizzare i dati... poveri noi! Mi viene da chiedermi se effettivamente a Stoccolma abbiano preso una botta in testa o abbiano bevuto troppo, devo dire che la domanda me l’ero già posta quando hanno dato il Nobel per la letteratura a Dario Fo, o quello per la Pace ad Obama mentre le truppe Americane bombardavano l’Afganistan, persino Bob Dilan, mi è risultato un po’ difficile da comprendere visto come se l’è tirata. Ma la spiegazione che mi sono data è che nei premi come letteratura e più ancora la pace, c’entra un po’ di politica, ma per le scienze no, fai uno studio ottieni dei risultati vinci. E dunque cosa aspettano a Stoccolma a nominare per il Nobel I vari Galli, Pregliasco, Bassetti, Lopalco e affini? Perché non un bel Nobel per la pace al Ministro Speranza?
Insomma, il regalo della pandemia è anche questo, sono stati ribaltati paradigmi, pochi piccoli e arroganti che tacciano, non solo me, ma anche cervelli di tutto rispetto, di essere ignoranti di non capire nulla di non fidarsi della scienza…
E non mi dite vi prego che il greenpass è l'ultimo dei problemi, che nessuno va in piazza per l'aumento delle bollette, perché io vi rispondo che fa tutto parte dello stesso sporco gioco, e che non è possibile che si smuovano gli animi solo per le bollette, bisogna riportare il dibattito a livelli alti, perché sono i temi alti i principi che ci traghetteranno fuori da questo casino, bisogna battersi per i principi non per la pancia, forse se ritornassimo a educare i nostri cervelli al ragionamento, se avessimo un po'di rispetto per uno che ha vinto un Nobel invece di adorare personaggi che, dire da operetta, sarebbe fargli un complimento, forse e dico forse avremmo rimesso la chiesa al centro del villaggio e vivremo tutti più sereni e più sani!
Stay tuned
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