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Roberto Iacopini

Politica - il consigliere De Priamo su elezioni, criticità e prospettive di Roma Capitale.

Aggiornamento: 26 gen 2021


A pochi mesi dalle elezioni che dovranno rinnovare il consiglio comunale ed eleggere il sindaco di Roma, raccogliamo il pensiero di Andrea De Priamo, consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia, circa la gestione Raggi e l’azione politica sul fronte culturale dell’Assessore Bergamo.

La Raggi è stata recentemente assolta, tuttavia la sua giunta si distingue per tutta una lunga serie di rinvii a giudizio e di fratture in seno al movimento 5 stelle, nonché di discutibili nomine ai vertici delle partecipate. Si tratta d’ingenuità o rivela un tratto d’incapacità nel nominare le persone giuste?

Guardi, per tutto il tempo dell’indagine noi di FdI non abbiamo mai assimilato il giudizio politico con il dato giudiziario. Non siamo giustizialisti e non lo siamo diventati per convenienza neppure stavolta. Al netto del verdetto giudiziario, non si può però non sottolineare che per essere una giunta che è ha fatto campagna elettorale caratterizzandosi per il tema etico, proprio su questo tema è incorsa in vari incidenti che ne certificano il fallimento politico. Penso all’AMA e al record dei cinque c.d.a dimissionari in tre anni, alla revoca a De Dominicis. O al rinnovo della nomina del Commissario Ipa (Istituto assistenziale per i dipendenti comunali), di una persona sotto processo per gravi accuse nella vicenda stadio. O per le consulenze allegre a tantissimi trombati grillini.


Dal Sindaco al suo Vice. Una valutazione sull’ operato dell’Assessore Bergamo

Il giudizio non è positivo pur tenendo conto che la vicenda Covid non consente un giudizio completo, le responsabilità politiche in questo ambito sono poche, ma già prima la visione culturale di questa o della precedente amministrazione era limitata. Quello che contestiamo a Bergamo è la mancanza di visione, il che è paradossale visto che prima con Rutelli, poi con Veltroni, ha occupato ruoli e avuto competenze di primo piano. La sua politica è poco convincente, si pensi alla bizzarra nomina al Teatro di Roma e la gestione poco trasparente del Teatro dell’Opera sul quale ci sono state negate le delibere del cda al punto che ci siamo dovuti rivolgere al Prefetto. Di esempi ve ne sono diversi, ma mi soffermerei sulla scarsa attenzione rivolta alle biblioteche dove esiste un’istituzione che non viene adeguatamente considerata. Emblematica è la recente eliminazione del logo Biblioteche che ne identificava la funzione aggregativa, divulgativa e storica. Proseguendo non si può non osservare che se il bando triennale dell’Estate romana fosse stato proposto da qualsiasi altra amministrazione sarebbe stato classificato come clientelare. E ancora, non posso non constatare il grave ritardo sui fondi per il centenario della Garbatella.

L’ Estate Romana che nel frattempo è diventata Roma Rama..

Dunque, il nome Estate Romana fu un invenzione di Renato Nicolini, perciò non mi si può dare del fazioso. Anche qui trovo che si tratti di una scelta che in qualche modo va simbolicamente ad intaccare un riferimento storico. In buona sostanza, credo si tratti di cambiare un nome al solo scopo di lasciare un segno… Ma negativo. Circa le tante vicende culturali che rimangono “appese”, vorrei ricordare il museo della Civiltà Romana dell’EUR, del quale è “in via di restaurazione” unicamente la sala del plastico e il Parco Archeologico di Centocelle contenente siti di epoca romana, che tardano ad essere restituiti ai romani.

Per contro, la realtà aumentata al Circo Massimo è un progetto di successo...

Sì, senza dubbio ma va aggiunto che la realtà aumentata la fece già la giunta di centrodestra con Piero Angela.

Siamo prossimi alle elezioni, covid-19 permettendo, non si conosce ancora il nome del candidato del centro destra.

Sono certo che a brevissimo verrà annunciato. Il tavolo è apertissimo e Giorgia Meloni sta riflettendo assieme ai dirigenti alleati. Le questioni nazionali che non hanno ancora consentito di scegliere ma siamo nei tempi. Lei ha accennato al Covid -19, il che mi consente di dire ancora una cosa riguardo al tema della cultura. L’eventuale possibilità che vengano rinnovate le chiusure di palestre, teatri e cinema è una iattura. Poiché si tratta di attività in cui il distanziamento è possibile, così come ha dimostrato un indagine dell’Agis sui luoghi dello spettacolo. Nei pochi mesi di riapertura, è stato registrato un solo caso di contagio. E questo dovrebbe far riflettere tutti, poiché il perdurare della chiusura di cinema e teatri rischia di non farli riaprire.

Cosa può dirci di quanto avvenuto alla Camera in materia della Legge del 5 maggio 2009 per Roma Capitale?

L’ordine del giorno approvato in queste ore per dare più poteri a Roma, lo abbiamo promosso noi e col sostegno di diverse altre forze politiche. Credo si debba esserne felici perché così finalmente Roma avrà più risorse.

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