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Vito Tripi

Masters of the Universe: Revolution! Continua la leggenda

Il sequel spiritual della serie Filmation arriva alla seconda stagione con un turbinio di nuovi arrivi e colpi di scena.



Masters of the Universe: Rivelation!

Nel 2021 su Netflix il lancio di Masters of the Universe: Rivelation! aveva eccitato i cuori di moltissimi fan, specie over 40, che avevano amato sia la linea Mattel di giocattoli sia la serie animata Filmation (aggiungiamo anche le altre due serie anni 90 e 2000 anche senza il medesimo successo). Difatti questa nuova miniserie era il seguito spirituale della serie originale che cercava di colmare alcuni buchi di trama lasciati in sospeso con una grafica e uno stile molto più maturo.


Dove eravamo rimasti? Rivelation si era chiusa con uno Skeletor assimilato dalla gelida e inquietante Scheda Madre, scopertasi essere uno stumento di Hordak, con una Teela che prendeva su di sè il peso di essere la nuova Maga di Greyskull, e con un Adam/He-man più sicuro di sè e ben risoluto a salvare le anime dei suoi commilitoni ed amici defunti.

        

Difatti è proprio con un assalto in grande stile a Sub-Eternia, l’inferno eterniano, contro lo spettrale Scare Glow e la sua oscura legione, per salvare le anime di Fisto e Clamp-Champ che si apre la nuova stagione intitolata Revolution. Il Campione di Eternia riesce a recuperare le anime degli amici perduti ma la vittoria ha un sapore amaro poichè Re Randor muore poco dopo difatti la sua salute era minata già da parecchio tempo.

        

Contemporaneamente nella Montagna del Serpente le macchine sono in piena attività. Un Skeletor cibernetico, e molto più inquietante, ormai convertitosi alla tecnocrazia più pura, sta infettando con un virus tecnorganico tutti i suoi sgherri in lode e gloria della Scheda Madre e, soprattutto, dell’Impero degli Horde.


Masters of the Universe: Rivelation!

Intanto Teela si trova in difficoltà nelle sue nuove vesti di Maga nel tentativo di ricreare Pre-Eternia, i Campi Elisi eterniani, distrutta da Evil Lyn nella precedente stagione. Ed è in questo massimo momento di sforzo che apprende dal fantasma di sua madre Sorceres che per ricreare il loro oltremondo devono essere riuniti i tre scettri: quello di Zoar, già in suo possesso, quello del Serpente, custodito dal drago Lord Granamyr, e quello del Chaos, ormai parte integrante del nuovo Skeletor.

        

Pertanto ella decide di intranprendere un viaggio per recuperare tali artefatti e in tale contesto rincontrerà una Evil Lyn, sempre più disillusa, la quale cerca di espiare le sue colpe accudendo il vetusto drago morente. Nel frattempo Adam presiede le esequie del suo augusto padre e si lancia in un toccante e profondo discorso funebre finchè non viene interrotto da un misterioso figuro. Egli altri non è che suo zio Keldor, ossia, il figlio maggiore e bastardo di Re Milo il nonno di Adam. Il primogenito, appartenendo ad una razza ostile e schiva nei confronti degli altri eterniani, era stato rimandato tra i suoi simili, nella speranza di un futuro più roseo, ed estromesso dalla line di successione e il suo nome colpito dalla damnatio memoriae. Ma il ricongiungimento familiare viene disturbato da Skeletor, ribattezzato Skeleteck, e dai suoi sgherri. In questo frangente Keldor assieme ad Andra, divenuta il nuovo Man-at-Arms, riesce a tenere testa al nemico conquistando la stima e la fiducia sia di He-Man quanto del popolo eterniano.

        

Ergo sembra lapalissiano che la corona passi al fratello dimenticato per correggere anche antichi torti. Quindi tutto bene? Chiaramente no poichè sotto l’epidermide bluastra di Keldor si nascode l’ossuto e metallico volto di Skelteck. Difatti egli è realmente il fratellastro di Randor che fu “adottato” da Hordak e da lui iniziato alle arti oscure divenendo il suo Accolito.

        

Queste sono le linee base di Revolution le quali non solo superano quanto di interessante e bello aveva mostrato Rivelation ma, soprattutto, fa da collante perfetto tra le varie serie tv dalla Filmation, alla variante futuristica degli anni 90 passando sia per quella degli anni 2000, che per i due lungometraggi animati Il Segreto della Spada e Speciale di Natale senza trascurare il film del 1987, con una coerenza sia con i minicomics che con i fumetti regolari editi dalla DC. In buona sostanza gli sceneggiatori hanno fatto un lavorone di tutto rispetto.

        

In primis con Hordak che mostra vari look da quello che rimanda alla serie Mattel, con tanto di cameo della Zona Spaventosa, sino alle varianti dei cartoni della serie She-ra, la principessa del potere e dei comics. Colui che titaneggia su tutti, però, è Keldor/Skeletor villain tormentato in continua evoluzione e assolutamente mai scontato. Anche il suo look è un chiaro omaggio alla serie tv futuristica. Difatti non è da escludere la possibilità di vedere in suoi sgherri mutanti in futuro. Così come la presenza di Gwildor, lo gnomo inventore visto nella pellicola I domintori dell’Universo, potrebbe fare da ponte per i villains Blade, Saurod e Karg.

        

Notevoli, poi, sono le perfomance di Teela, nelle vesti di sacerdotessa delle tre divinità ancestrali, e di Evil-Lyn che escono dal cono d’ombra e dal ruolo di ganze del protagonista ed antagonista a cui erano relegate negli anni 80 divenendo più simili alle controparti cartacee. Ovviamente con la comparsa dello scettro del Serpente ci auguriamo di vedere quanto prima anche il subdolo e astuto King Hiss re degli Uomini serpente...

        

Attenzione nelle prossime righe faremo dello spoiler. Le due scene post credit sono molto interessanti: nella prima vediamo Evil Lyn dinnanzi a Zodak e al Consiglio degli Anziani ove le vengono riconosciuti i suoi meriti e offerto un posto nel gruppo dei guardini cosmici; nella seconda compare Despera, ossia Adora la gemella di Adam plagiata dall’Orda Infernale, che si prende cura di un Hordak gravemente ferito, e creduto morto, invoncando il Grande Horde e promettendo vendetta verso Eternia e il suo Campione.

        

Quindi tutto perfetto? Ad essere fiscali alcune lacune ci sono. In primis gli sgherri di Hordak sono privi di personalità e completamente muti in special modo Mantenna che tutti i fan della serie tv ricorderanno per il suo essere lecchino, ciarliero e per i siparietti comici con Hordak. A questo aggiungiamo dei grandi assenti proprio tra le file degli Horde in primis Modulok il multiforme scienziato e, soprattutto, le amazzoni ossia la Tessitrice, Catra, Entrapta e Octavia. Difatti il buon Hordak, come Gheddafi, amava circondarsi di una corte al femminile, era un gran sostenitore delle quote rosa quindi un desposta progressista. E in ultimo la marchetta tokenista, che in casa Netflix non poteva mancare, ossia il passaggio di Eternia da Monarchia a Repubblica. Infatti He-Men, che tutto voleva fare meno che il re, decide di concedere il potere la suo popolo affinchè si autogestisca in una sorta di comune. E poi chi si propone come tribuna della plebe se non Andra?! Dopotutto ha tutte le caratteristiche che piacciono ai libdem: giovane, femmina, negra e proveniente dal volgo.

        

Però il buon Vico ci insegna che nella Storia ci sono i corsi e ricorsi e quindi nell’ora più buia, nei momenti più difficili (e con Despera sono vicinissimi) il popolo aspetta sempre l’uomo forte al comando.


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