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Jacopo Lepre

Lynora canta Randagi. L’intervista

Aggiornamento: 9 ago 2023

Lynora, nomignolo dei tempi dell’infanzia dietro il quale si cela una cantante che sta facendo molto parlare di sé. La incontriamo in occasione dell’uscita del suo nuovo pezzo.

È da poco uscito il tuo ultimo brano "Randagi", il racconto della tua storia d'amore e in particolare di un viaggio da te intrapreso, cosa ti ha lasciato quell'esperienza a tal punto da doverci incidere una canzone sopra?


È stata una bellissima esperienza, a partire dal fatto che comunque è stato il mio primo viaggio con il mio compagno e producer Korma; quindi, in realtà diciamo che è nata lì, proprio in Irlanda. Stavamo facendo delle passeggiate lungo le strade irlandesi, siamo andati anche a vedere le scogliere di Moher e tutto il resto, da lì col fatto che lui è lo scrittore, gli è venuto in mente di scriverci qualcosina, considerando anche che è stato un viaggio importante. Da quel momento ha iniziato a buttare giù un po’ d’idee e quando siamo tornati qui a Roma abbiamo iniziato a scrivere; a scrivere tutto quello che è accaduto in quel momento, la pioggia cadeva, la pelle si bagnava ed in sottofondo avevamo le zampogne. Anche con il video clip si vede tutto quello che abbiamo passato, quindi tutti i giri che abbiamo fatto, è stato bello descrivere tutto in una canzone, parlando anche della nostra storia d’amore.


Questo è il tuo primo feat. Come ti sei trovata a collaborare con un altro artista (Aso Rock General)


È stato molto molto bello perché io dico sempre che a questo brano sono molto legata, lo avevamo scritto tre quattro mesi fa, forse ancora di più, e praticamente quando io ho chiesto a Marco Canigiula che sarebbe Korma, di avere un altro featuring oltre a lui, mi ha proposto Aso Rock General, che era lo stesso artista con cui aveva collaborato quando lui era bambino mentre faceva Sanremo nel 2004, e lui mi ha dato l’onore di collaborarci insieme, è stato bello perché in studio di registrazione ci siamo molto divertiti, ognuno aveva la sua idea, il suo mondo, ed è stato interessante in realtà.

A me piace fare i featuring anche se questo è il mio primo, quando mi capita di ascoltare altri artisti emergenti mi piace proprio sentire questo cambio di voci, e qui siamo praticamente in tre a cantare la canzone; è stato molto bello…


… è bella soprattutto la parte in cui si mischiano le tre voci nel ritornello. Per quanto riguarda la scrittura dei tuoi testi invece, che è molto intima e personale, qual è il processo creativo che c’è dietro?


Devo ringraziare ovviamente Korma, perché come ho detto è lui che scrive tutto, noi che cosa facciamo? Io cerco sempre di facilitare la scrittura - anche se ormai è abituato rispetto a me che ci metterei una vita a scrivere un brano - però ho molte idee … che cosa facciamo? Parliamo in realtà delle mie cose personali, raccontando di più di Lynora, così anche per lui è più semplice scrivere; poi col fatto che lui è il mio compagno mi conosce, ci mettiamo lì e prima buttiamo giù il testo e poi cerchiamo di creare una base sotto - sempre ovviamente creata da lui -.

Altre volte capita viceversa, noi sentiamo una melodia che ci piace tanto e ci diciamo: ah proviamo a scriverci qualcosa sopra, e ce lo scriviamo, però quasi sempre facciamo questa cosa: prima scrittura, ci mettiamo lì, riflettiamo un attimino, scriviamo con il computer, poi si ricancella, tante volte succede questa cosa e poi tranquillamente iniziamo, e devo essere sincera escono sempre belle cose; infatti, tutte le cose che alla fine sono uscite già sono state pubblicate su Spotify.


Perfetto… questa era un’altra cosa che volevo chiederti, che tipo di ricerca veniva fatta sui suoni, se veniva fatta prima della scrittura, dopo o insieme. Una cosa che ho notato è che su tre canzoni hai già effettuato tre variazioni di genere, quindi volevo chiederti, a quale riferimento vuoi arrivare? Come ti vuoi muovere insomma?


Allora in realtà non ho proprio un riferimento, perché molte volte anche noi artisti ci facciamo influenzare da quello che ascoltiamo, ma in realtà la cosa è stata semplice; noi ci siamo messi in studio perché comunque io venendo dal musical, ho dovuto iniziare a creare un mio percorso discografico a prescindere da quello preesistente, e quindi che cosa abbiamo fatto? Ci siamo messi in studio, ci siamo guardati e abbiamo detto: senti, se noi vogliamo uscire con il primo singolo - che all’epoca era “Dal Tramonto all’Alba” - come vogliamo uscire?

A me non va che, come artista, mi dicano: “ah tu fai questo genere!”

No! perché col primo album abbiamo scelto di non fare un genere e basta.

Della serie: “la ragazza fa Pop, la ragazza fa Jazz.”

No! abbiamo scelto di miscelare tutti i generi che io amo, quindi: la musica Soul la musica Latin, la musica Jazz, la musica Indie.

Abbiamo cercato di creare questo filone, poi ovviamente non ti nego che nel secondo album che ci sarà in futuro, cercherò di specializzarmi su un genere preciso, però per ora voglio cercare di mixare un po’ il tutto, ovviamente sempre con questo filone che lega, perché non è che sono tutti generi differenti, ci sono delle cose che sono differenti ma altre cose che si accomunano.


In precedenza, stavi dicendo che la tua prima esperienza con la musica, il tuo primo approccio, arriva dal musical, cosa puoi dirci di più?


Ho fatto musical per ben sei anni, mi sono trovata a fare dei provini per diversi musical, è stata comunque una bellissima esperienza anche se momentaneamente ho accantonato.

Ho iniziato con l’accademia del Teatro Sistina di Roma, per tre anni e successivamente per continuare i miei studi – che ovviamente grazie ai miei genitori ho potuto fare – mi sono iscritta all’accademia Internazionale del Musical, entrambe tramite un provino, e sono stata presa.

Poi da lì ho scelto un attimo di allontanarmi, ma più che altro non tanto perché mi ero stufata - perché, comunque, il musical rimane sempre dentro di me - però vedevo che non era proprio aria, e se devo pensare a un mio futuro non mi ci vedevo proprio benissimo e quindi due anni fa ho detto: senti io mi butto provo a fare discografia. Infatti, poi mi sono segnata all’accademia Isola degli Artisti del produttore Carlo Avarello, e successivamente ho avuto anche l’onore di conoscere Marco Canigiula (Korma) è lui che mi sta seguendo con il mio percorso discografico, è il mio producer, manager, produttore, è tutto praticamente e stiamo cercando di uscire al meglio. Ecco qui.


Hai accennato che dovrà uscire un album? si può sapere qualcosa in più? È un progetto lontano?


Allora in realtà se tutto va bene, uscirà a settembre … in realtà a settembre usciranno delle cose (ride), perché sono in gravidanza, quindi, nascerà anche mio figlio …


Congratulazioni…


Grazie … allo stesso tempo faremo uscire anche l’album, quindi ci saranno due nuove uscite e poi vedremo un attimino come andrà, nel frattempo ogni mese pubblicherò i miei singoli.


Saranno affiancate da videoclip?


Allora videoclip in realtà questo qui di “Randagi” l’abbiamo fatto, per quanto riguarda “Anche Meno” pure, però sugli altri non lo so, dipende da come ci gira in quel momento devo essere sincera (ride).

In “Dal Tramonto all’Alba” abbiamo scelto di non fare un videoclip, in “Anche Meno” nel video dell’oroscopo non sono neanche presente, non c’ero neanche io, c’era questo astronauta che ballava, invece; per il terzo abbiamo detto: dai mettiamoci alcune cose nostre personali e quindi abbiamo creato questo.

Per gli altri vedremo … chi lo sa, può essere che cambierò idea.




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