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Roberto Iacopini

LA CRISI DEL CONTE BIS: E’ CACCIA AI “RESPONSABILI”


Le due ministre dimissionarie in quota Italia Viva, hanno aperto ufficialmente la crisi del governo. Non pago di aver fatto riscrivere il Recovery Plan, Renzi ha decretato la fine della coalizione che sosteneva il Conte bis.



La volontà del Presidente del Consiglio è quella “di promuovere in Parlamento l’indispensabile chiarimento politico”, dunque sarà caccia aperta ai cosiddetti responsabili per sostituire i renziani in una nuova maggioranza.


Costoro sono indispensabili soprattutto al Senato. Se Renzi non ha fatto male i conti, è lecito presumere che la conta dovrebbe essere inferiore alla maggioranza necessaria alla sopravvivenza del governo.


Se così non fosse conteremo in Renzi e i suoi, le prime vittime della crisi alla quale hanno dato origine. La premessa l’ha scritta il Presidente della Repubblica, la nuova maggioranza dovrebbe contorni certi e sicuri.

L’ipotesi di uno scioglimento anticipato delle camere preoccupa soprattutto i parlamentari che sanno di non essere riconfermati. Costoro devono subito trovare una nuova casa politica in grado di sostituire i fuoriusciti renziani.


Conti alla mano, la situazione alla Camera è sul filo: la maggioranza uscente era di 346 deputati, ma senza i 30 di Italia viva andrebbe a 316, l’esatto numero legale.


Al Senato il governo godeva su 158 voti e senza Italia viva scenderebbe a 140, dunque sotto il numero necessario. Dal gruppo misto avrebbero offerto a Conte la loro disponibilità una decina di senatori, in prevalenza ex 5S.


Se i responsabili non si trovano o non sono sufficienti alla sopravvivenza del Governo, allora la via maestra è il ricorso al voto anticipato, considerato una iattura soprattutto dai 5 stelle, i quali ne uscirebbero ridimensionati.

Tra i più attivi alla ricerca di senatori pro-Conte, c’è Sandra Lonardo, ex di Forza Italia passata al Misto nel luglio scorso, che ha nel marito Clemente Mastella, il fine suggeritore.

E qui la faccenda acquisisce contorni divertenti anche per il comico Beppe Grillo, il quale pur di salvare il ciò che resta del suo movimento sarà costretto assistere anche a questo paradosso: il governo Conte salvato dai Mastella’s.

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