A quanto pare le parole d'ordine di FdI sono: libertà, indipendenza, crescita.
- Libertà: quella libertà violata durante il periodo della pandemia a colpi di green pass e disumane restrizioni. Quella libertà vituperata da un virus cinese affrontato con metodi altrettanto cinesi.
- Indipendenza: quella indipendenza che è costantemente calpestata da un globalismo contro le radici, l'essere e quindi la sua identità.
- Crescita: quella crescita che richiede "lavoro, responsabilità delle imprese, diritti sociali delle persone, in una catena nella quale gli ultimi non vengono abbandonati e della quale il perno rimane la famiglia, l'energia che tutti genera".
Questi gli obiettivi di FdI, temi ben lontani dall'essere "lunari" e che riguardano la tutela della libertà di opinione, del diritto di proprietà, del diritto alla privacy, al lavoro, all'educazione dei propri figli e alla socializzazione. La tutela altresì della Nazione nella politica estera come non essere "i muli da soma dell' occidente". Per questo motivo, tra gli obiettivi di FdI vi è altresì l’aumento delle spese militari, perché quello che si spende in difesa "è il prezzo della nostra libertà". Perché ”la deterrenza della forza militare è la più efficace delle diplomazie” capace di rendere gli italiani “alleati non sudditi".
Altro obiettivo è la lotta alla "menzogna emigrazionista" che definisce profughi centinaia di migliaia di immigrati clandestini che sbarcano sulle nostre coste senza fuggire da nessuna guerra, fomentando solo un losco business spacciato per accoglienza. La Meloni condanna altresì le "élites autoproclamatasi europeiste e un certo egoismo di Nazioni come Germania e Francia. Per questo motivo, una delle parole d'ordine di FdI è "indipendenza” ma altresì “ autosufficienza economica e produttiva".
Il leader punta il dito anche contro l'ideologia green di Greta Thunberg, che prevede limiti sempre più distanti dagli interessi nazionali come, ad esempio, la guerra alle macchine a motore, che porterà milioni di disoccupati.
Gli obiettivi di FdI? Sbloccare la Nazione e avere una visione. Come sbloccare una Nazione? Con “una giustizia veloce ed efficiente” Con “una burocrazia che semplifichi la vita del cittadino del quale è servitrice e non padrona”. Con un fisco equo, e a tal proposito, la Meloni ricorda la flat tax incentrata sul principio secondo cui "più assumi meno paghi, stimolando contestualmente "gli investimenti delle aziende".
Investire sulla formazione dei giovani con una scuola italiana che "deve tornare a garantire il merito". Una democrazia a 360 gradi che, secondo il leader di FdI, si può garantire col presidenzialismo.
Tutte queste, a detta della Meloni, sono le precondizioni per attuare le priorità strategiche che "abbiamo in mente" come la tutela del made in Italy. "Quel made in Italy di cui c'è ancora tantissima fame nel mondo". La valorizzazione del mare ossia di una delle più grandi risorse e bellezze della nostra Nazione eppure, nonostante ciò, "ci siamo comportati come se fossimo la Svizzera”. Per questo motivo, FdI propone un ministero del mare. E a proposito di ricchezza, la Meloni fa leva sul potenziale dei giovani, puntando il dito contro il reddito di cittadinanza o "paghetta di stato" , invitandoli a pretendere "condizioni di partenza che gli consentono di non stare in panchina.
La Meloni punta altresì il dito contro “la menzogna criminale del marxismo” che considera il merito come nemico dell'uguaglianza. Sostenendo che “l’uguaglianza la devi garantire nel punto di partenza, il merito lo devi garantire da lì in poi, uno non vale uno”.
A quanto pare c’è chi è caccia del nostalgico e chi è fissa parole d’ordine che non siano slogan vuoti, precondizioni e obiettivi e chissà, forse anche per questo motivo, è quanto detto dal leader, in occasione della conferenza programmatica alle tre giornate di Milano, avvenuta a maggio: “Sorrideremo, vi sfideremo e vi batteremo. Ci faremo trovare pronti signori, auguratevi di esserlo anche voi”.
Se questo è il sostrato del programma elettorale e se il buongiorno si vede dal mattino, forse il livore ma soprattutto il terrore della sinistra e relativa stampa sono più che fondati.
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