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Marina Betto

Brindisi di Capodanno


La magia sta tutta in un unico attimo al dodicesimo rintocco o se volete alla fine del countdown. Come nelle favole a mezza notte ci si trasforma perché si passa dalla notte al giorno e il 31 dicembre si passa ad un nuovo anno. All’alba di un nuovo domani si esprimono desideri, si fanno bilanci e per questo ci si augura buona fortuna con un brindisi, con un bacio e facendo qualcosa di straordinario. I riti scaramantici dell’ultimo dell’anno sono tanti a cominciare dal darsi un bacio sotto il vischio, che è ben augurante per un amore duraturo o quello di mangiare 12 chicchi d’uva uno dietro l’altro al ritmo dei secondi che ci separano dall’anno che verrà, se ci riuscite sarà esaudito il desiderio che avrete espresso. Le lenticchie sono soldi che arriveranno ecco perché non mancano mai sulla tavola del cenone. Altra tradizione è quella di impastare una moneta nella preparazione di un dolce, verso chi la troverà si rivolgerà la fortuna.


C’è chi apre una bottiglia di champagne con la sciabola, la tecnica del sabrage, per inondare la festa di bollicine, pratica un po’ sborona da fare esclusivamente se ne siete capaci e naturalmente solo con lo champagne e se normalmente non bisogna fare alcun rumore mentre si stappa una bottiglia qualsiasi di bollicine direi che a capodanno questo è permesso altrimenti che partenza col botto sarebbe?

Lo champagne da preferire è senza pretese perché deve sottolineare solo l’allegria e non accompagnare il cibo, per questo motivo optate per la linea base di qualsiasi maison di champagne. Vestito di rosso, che è il colore della biancheria intima da indossare la notte di San Silvestro, è il Cuvèe Brut Piper- Heidsieck lo trovate a 25 euro.


Tra le bollicine italiane c’è l’imbarazzo della scelta tra la Franciacorta, il Trento DOC, l’Alta Langa, dalle bollicine che nascono in Sicilia sull’Etna a quelle pugliesi e campane ma un po’ tutte le regioni italiane hanno qualcosa da proporre. In onore di un grande nome Franco Ziliani, recentemente scomparso, che ha fatto la storia del metodo champenoise in Italia brindate con il Franciacorta Brut Cuvèe Imperiale Berlucchi un classico intramontabile del made in Italy (15 euro).


L’ultima fetta di panettone deve essere la più buona e se a Natale avete già deciso quale sia il migliore ve ne segnalo tre assolutamente da assaggiare il Panettone Tradizionale Tiri fatto a Potenza, il più premiato d’Italia nel 2021; Il Panettone artigianale di Purosud, il laboratorio pasticceria che celebra i sapori del sud Italia a Roma che nella capitale ha 4 punti vendita tra cui lo storico Caffè dell’Orologio di Piazzale Flaminio, che Vito Mirko Greco sarà lieto di personalizzare per voi con o senza canditi, tradizionale o al pistacchio, con la glassa o con la guarnizione per la gioia di tutti i panettoni lovers(basta andare sul sito www.purosud.com). Il re dei Panettoni Iginio Massari sforna un lievitato frutto di una complessa lavorazione che comprende 4 lievitazioni per un prodotto morbido e profumatissimo di canditi pregiati calabresi e uvetta, burro e vaniglia, un panettone veramente straordinario.


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