Disponibile da ieri il prequel-epilogo dell’Avenger russa interpretato da Scarlett Johansson e diretto da Cate Shortland. Black Widow si fa vedere. Molta azione, come era lecito pretendere da un titolo incentrato su un’eroina che mescola super eroismo e spionaggio, e risoluzione di qualche elemento appena accennato, come il terrificante addestramento che prevede la perdita degli organi genitali e la famigerata e si scoprirà, fallimentare missione a Budaperst assieme a Occhio di Falco. Siamo nel 2016, dopo la faida tra Iron Man e Capitan America e prima del fatale avvento di Thanos. Natashia Romanoff vive in clandestinità, con Ross che le dà la caccia. La trama si sonda tra USA, Norvegia, Ungheria, Siberia, Russia in terra e in cielo.
In parallelo con la sua vicenda prende forma quella della sorella minore,Ylenia, una splendida Florence Pugh, anche lei,ccome da tradizione famigliare, esperta dell’arte dell’assassinio.
Il film è una sorta di rampa di lancio del suo personaggio che avrà sviluppo nell’imminente serie tv con Occhio di Falco. Non ci addentreremo nei meandri della trama, basti dire che la forzata riunione famigliare è il momento meno entusiasmante del film, sospesa tra sentimentalismi e freddure dal taglio sit-com come da deriva consolidata. Gli uomini non è escono bene. O sono dei pasticcioni o sono biechi. Il girl power, e anche questa è una tediosa consuetudine, si prende la scena seppure in modo meno grossolano che altrove, si pensi alla situazione involontariamente comica di Avengers, con tutte le eroine vistosamente chiamate a raccolta o al dozzinale Birds of pray. Rachel Weisz è sempre un piacere. Grande interprete e donna incantevole anche se come madre di Natashia convince anagraficamente poco. Meno comprensibile è l’aimpiego di Olga Kurilenco. Appare a viso scoperto giusto in un paio di brevi sequenze, per il resto indossa sempre un casco. Inoltre il suo personaggio è impiegato unicamente in scene di combattimento e lei non è una marzialista. Una comparsata che può avere senso unicamente come preludio ad un inserimento successivo.
La scena epilogo-prologo dopo i titoli di coda ci riporta al presente, la Vedova Nera è morta e Clint Burton diventa il bersaglio della nuova vendicatrice.
Una curiosità, Yelena Belova dice ad Alexei Shostakov (Red Guardian) "T’importa solo dei tuoi giorni di gloria da Dynamo Cremisi", non risulta che nei fumetti lo sia mai stato ma va detto che il MCU non è la trasposizione pedissequa dei fumetti. Può darsi che sia una cosa interna al MCU che verrà sviluppata in altri film, ma potrebbe anche essere un errore di doppiaggio. Però per commetterlo dovrebbero conoscere Dynamo Cremisi. Il che è piuttosto improbabile.
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